domenica 14 febbraio 2016

L'UOMO CHE VENNE DAL FUTURO.(seconda parte)



Leggiamo in Apocalisse 8:
Allora i sette angeli, che avevano le sette trombe, si prepararono a suonarle.
Il primo suonò. Grandine e fuoco, misti a sangue, si riversarono sulla terra; un terzo della terra fu bruciato, come pure un terzo degli alberi e tutta l’erba verde.
8, 9 Il secondo angelo suonò. E una massa ardente, simile a una grande montagna infuocata, fu gettata nel mare, distruggendo un terzo di tutte le navi; la terza parte del mare diventò sangue e un terzo dei pesci morì.
10 Quando il terzo angelo suonò, una grande stella ardente come una fiaccola, cadde dal cielo sulla terra e colpì parte dei fiumi e delle sorgenti. 11 La stella si chiamava « Assenzio », perché avvelenò un terzo di tutte le acque della terra, che diventò amaro come l’assenzio; e molte persone morirono.
12 Il quarto angelo suonò, e fu colpito un terzo del sole, della luna e delle stelle: la loro luce si oscurò, e il giorno e la notte perdettero un terzo della loro luminosità. 13 Allora guardai e vidi voce: « Guai, guai, alla gente della terra, perché capiteranno cose terribili, quando gli altri tre angeli suoneranno le loro trombe!>>


un’aquila solitaria, che volava in mezzo al cielo, gridando a gran
 All’apertura del sesto sigillo vi fu un violento terremoto. Il Sole si oscurò e la Luna divenne rosso sangue. Una moltitudine di stelle si abbatte sulla Terra ed i cieli si ritirarono. Quattro angeli fermarono però la distruzione della Terra, perchè dovevano prima essere segnati con un marchio gli uomini che si sarebbero salvati.

Alfine questi furono segnati ed erano 144.000.
Gli abitanti della terra saranno decimati
  Allo squillo della prima tromba, piovvero sulla Terra sangue e fuoco. Un terzo della Terra fu bruciata.
Anche il mare non sarà immune a questa immane tragedia
“Allo squillo della seconda tromba, una grande montagna di fuoco cadde nel mare”
E il prezzo che paghiamo per i nostri peccati.
 rifiutare la grazia di Dio oggi per ritrovarci una condanna domani
Nel leggere il libro dell’Apocalisse sembra quasi che Dio sia un giustiziere terribile ,ma Dio non ci vuole mettere paura  , Dio ha sempre usato parole d’amore per la sua creatura , parole d’amore e di perdono
E il sacrificio di Gesù sulla croce ci parla di questo amore.

Ma Dio è anche un fuoco consumante!
La paura di una futura punizione dopo la morte non ci deve portare angoscia ma ravvedimento.
Dio non ama punire la sua creatura,ma è costretto a farlo a causa del peccato e per il rifiuto da parte dell’uomo alla sua grazia di salvezza per mezzo di Gesù Cristo.
 Ci ha  donato la salvezza per mezzo di suo figlio  Gesù Cristo ,nel suo  piano  antico c’è sempre stato questo desiderio di vedere l’uomo felice ,
Geremia 29:11
”Poiché io conosco i pensieri che ho per voi", dice l'Eterno, "pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza.
Ma l’uomo rifiuta la sua mano con grave conseguenze.!
Leggiamo nel libro dell’Apocalisse di Giovanni ’l’apostolo del futuro

All’apertura del primo sigillo apparve un cavallo bianco con un cavaliere con in mano un arco.
All’apertura del secondo sigillo apparve un cavallo rosso fuoco e colui che lo montava aveva una grande spada ed ebbe il potere di togliere la pace dalla Terra.
All’apertura del terzo sigillo apparve un cavallo nero ed il suo cavaliere aveva in mano una bilancia.
All’apertura del quarto sigillo apparve un cavallo verde il cui cavaliere era la Morte, seguita da tutto l’Inferno, ed ebbe il potere di sterminare la quarta parte dell’umanità con la guerra, la peste e le carestie.
I personaggi di cui si parla in questi primi quattro sigilli, vengono comunemente chiamati i quattro cavalieri dell’Apocalisse.
All’apertura del quinto sigillo apparve tutta la moltitudine dei martiri che chiedevano giustizia e vendetta.
 Giovanni vide il futuro dell’Umanità e lo scrisse nel libro dell’Apocalisse sotto la guida dello Spirito Santo di Dio ,per non lasciare l’uomo senza speranza, senza futuro .
Quello che avverrà su questo mondo Dio ce lo fa conoscere attraverso il suo discepolo
 Giovanni l’Apostolo del futuro,

e dargli ancora una speranza di salvezza prima che tutte questi drammatici avvenimenti giungano.
I tempi sonno maturi.
Gesù avvertiva i suoi discepoli sulla fine dei tempi.
Matteo 24:1,20.
 Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. 2 Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata».
3 Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo».
4 Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; 5 molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. 6 Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. 7 Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 8 ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. 9 Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10 Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. 11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12 per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. 13 Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. 14 Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
15 Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, 16 allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, 17 chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, 18 e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 19 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. 20 Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato.

Giovanni vide il futuro  dell’Umanità e lo tramanda nel suo libro dell’Apocalisse.
Dio non vuole lasciare la sua creatura nel dolore e nell’angoscia e ancora oggi gli porge la  Sua mano per tirarlo dal baratro dove si sta dirigendo l’umanità.
E anche l’uomo se pur lontano dalla Parola di Dio ha il “suo libro dell’Apocalisse”,con le sue tragedie e le sue catrastofiche  fine del genere umano.
 Fine del mondo, 12 maggiori minacce contro l'umanità secondo gli scienziati della Oxford University



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