mercoledì 10 febbraio 2016

LA TEMPESTA



               LA TEMPESTA                                                           

Marco 4:37,38

Or in quello stesso giorno,fattosi sera,disse loro:

“Passiamo all’altra riva”

E licenziata la folla,lo presero con sé cosi com’era nella barca. Con Lui c’erano altre barchette.

E si scatenò una gran bufera di vento e le onde si abbattevano sulla barca,tanto che questa si riempiva.

Egli intanto stava dormendo a poppa,su un guanciale.

Ed essi lo destarono e gli dissero:<<Maestro non t’importa che noi periamo?>>

Ed Egli,destatosi sgridò il vento e disse al mare:<<taci e calmati>>

E il vento cessò e si fece una gran bonaccia.

Poi disse loro:<<Perché siete così paurosi? Come mai non avete fede?>>

Ed essi furono presi da gran timore e dicevano tra loro:<<Chi è dunque Costui  al quale anche il vento

E il mare ubbidiscono?>>.

Questo brano dell’Evangelo di Marco,ci fa riflettere su molte cose,hanno una similitudine con le faccende della vita che affrontiamo tutti i giorni, e con i vari problemi che ci veniamo a trovare.

La nostra quotidianità del nostro cammino è messo alla prova.

 Ogni giorno una lotta, una tempesta e molte volte sembra che le onde del mare ci vogliono sommergere nei nostri affanni della vita.

Gesù dice ai suoi discepoli <<andiamo all’altra riva..>>

Andare all’altra riva dove c’è  una nuova prospettiva di vita nel Signore, un’altra visione, diversa da quella che abbiamo e che dobbiamo lasciare.

Dobbiamo ,abbandonare la nostra riva del nostro egoismo, attraversare  con la barca il mare con Gesù e andare   dall’altra parte .

Abbiamo bisogno di una nuova visione della croce.

Di  una nuova prospettiva.

 lasciamoci alle spalle le cose vecchie che ci impediscono il cammino ,lasciamo su questa riva le nostre abitudini,la nostra religiosità il nostro perbenismo,andiamo dall’altra riva come ci dice il Signore.

Lasciamo su questa riva i nostri dubbi,le nostre incertezze le nostre paure e andiamo dall’altra parte della riva dove c’è la nostra salvezza.

E mentre  la barca  con Gesù e i suo discepoli si trovava nel lago di Galilea anche altre barchette seguivano il Signore ,sapevano che seguire Gesù  significava  per loro certamente una benedizione e perché no,anche una bella pesca abbondante!

 Avevano visto con i loro occhi quanti pesci avevano portato a riva  Simone,Giacomo e Giovanni  dopo la pesca miracolosa,quando Gesù comandò ai suoi discepoli di buttare le reti di nuovo in mare dopo una giornata scarsa e senza pesci!

Che abbondanza di pesci che c’era stata!.

 la voce si era sparsa in tutta la Galilea, tutti sapevano della pesca miracolosa e adesso tutte le barchette dei pescatori seguivano la barca do Pietro Giacomo e Simone,certamente dove andavano loro con Gesù c’era abbondanza di pesci! dove c’era Gesù, c’era la benedizione!

“Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret

 la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. ]Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.

Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: <<Prendi il largo e calate le reti per la pesca>>.

Simone rispose: <<Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti>>.

E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.

Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.

 

  il Signore veniva, dopo avere insegnato alle folle la Sua Parola,la parabola del seminatore,la parabola della lampada,la parabola del seme,la parabola del granel di senape ,una giornata impegnativa per il Signore e ora sentiva il bisogno di riposarsi un poco.

E Gesù posò la testa su un guanciale dentro la  barca e si addormentò,mentre i suoi discepoli remavano tranquilli verso l’altra riva, sul lago della Galilea.

La giornata era bella ,un cielo limpido e un mare azzurro e calmo .

Ma improvvisamente ,ecco apparire all’orizzonte una nuvoletta che sembrava il  tocco di un’artista in quel  quadro d’autore tra il cielo e il mare.

Spiccava all’orizzonte e sembrava una colomba bianca in lontananza nel cielo limpido,

E si avvicinava sempre di più,e  dopo di lei altre nuvolette venivano e poi altre ancora come un piccolo esercito di cavalieri che si stavano dando appuntamento in quel luogo avvicinandosi  sempre di più.

Qualche nuvoletta a volte si affaccia nella nostra vita mentre tutto è sereno.

Ma quelle nuvolette erano  solo l’avanguardia di altre minacciose nuvole nere che li seguivano e si avvicinavano sempre più nel cielo ,e tutto a un tratto si fa   scuro come la notte e un vento impetuoso si alza  facendo ondulare la barca da una parte all’altra del mare!.

I discepoli si guardarono l’uno  con l’altro  ,ma nessun problema ,non era la prima volta che avrebbero affrontato il mare agitato. avevano visto già altre tempeste.

Ma  quella volta non era cosi!

 

Sentivano che qualcosa di diverso  stava per accadere.!

Qualcosa di brutto, e nonostante   erano dei   vecchi lupi di mare e conoscevano bene quel lago di Tiberiade,incominciavano a avere timore.

Un mare  calmo e pacifico che tutto a un tratto diventa burrascoso.

Onde alte e un vento impetuoso!

Lo sapevano bene  Pietro, Giacomo, Giovanni, pescatori abituati all’imprevisto che quella era una tempesta diversa dalle altre, più minacciosa,più imprevedibile.

E guardavano preoccupati il Maestro che dormiva mentre loro si affannavano a tenere la barca a galla,ma le onde erano troppo alte,il vento troppo forte e la barca si riempiva d’acqua!

Si, questa  volta avevano veramente paura!

Anche la nostra barca della vita a volta imbarca acqua e i venti sono minacciosi!

 Molte a volte abbiamo paura e ci sentiamo smarriti.

E diciamo come i discepoli <<Signore non ti importa della mia situazione? Non vedi questo mare in tempesta che mi scuote?che mi abbatte?>>

 I discepoli ebbero paura e svegliarono il Maestro  che dormiva tranquillo nella barca.

In quella  tempesta,c’era Colui che ha il dominio assoluto sulle tempeste,sul vento e sul mare e su tutte le cose create!

“Ma Signore che fai? Dormi?”

  “non vedi questa tempesta intorno a noi?queste acque che ci vogliono sommergere?non vedi che stiamo per perire?”

E anche le altre barchette che seguivano  Gesù, avevano paura in quel momento e si chiedevano che forse avevano fatto male a seguire Gesù.

E cco i dubbi nella mente dell’uomo, che si accosta al Signore e poi alle prime prove si chiedano se hanno fatto una buona scelta a seguire Gesù!

La parabola del seminatore  ci dice della qualità di questi uomini ( Mt.13:19,21) <<questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada. 20 E quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia; 21 ma non ha radice in sé, ed è di corta durata; e quando sopraggiunge la tribolazione o persecuzione, a causa della parola, ne è subito scandalizzato.>>

 Si ,pensavano i poveri pescatori che lottavano per non affondare in quel mare tempestoso, avevano fatto male   a seguire la barca di Pietro con Gesù dentro,  avevano fatto proprio male!

 Fra poco sarebbero tutti affogati in quella terribile tempesta, era meglio se restavano alla riva ,che bisogna c’era di andare dall’altra parte?

Rimanere nello stesso stato attuale senza una nuova visione e quella che facciamo molti di noi,meglio rimanere nell’Egitto dove ci sono agli e cipolle,così si lamentava il popolo d’Israele,così facciamo a volte pure noi!

Era meglio se fossimo rimasti fermi sulla riva , invece di imbarcarci in questa avventura ,si lamentavano i pescatori delle altre barchette!

Adesso  ci troviamo in una  situazione pericolosa,chi ci salverà ?

“Signore non t’importa che noi periamo?gridavano i discepoli.”

 

E Gesù alzatosi disse al vento taci e il mare calmati!

E subito si fece una gran bonaccia!

E il vento tace

perché ode la ” Parola”

E il mare si calmò

 Perché udì la “Parola”

E Il vento e il mare lodano il Signore.

E nel cuore di Pietro un turbamento e una domanda: chi è “Costui che anche il vento e il mare gli ubbidiscono?!”

E il Signore dovette riprendere i suoi discepoli per la poca fede,

<<Perche avete temuto?dov’e la vostra fede?>>

 A volte Signore Il mare si agita dentro di noi ,il vento è forte e noi Signore temiamo!

Le onde  fanno capovolgere la nostra barca e il vento ci impedisce di andare dall’altra riva!

E noi temiamo Signore, che Tu  ci hai lasciato,e noi temiamo che Tu non ci ascolti!

Udiamo  solo un vento di  tempesta,

vediamo solo un mare in burrasca

 che ci vuole travolgere , e non vediamo che tu

Sei Scudo e Rocca,

Rifugio sicuro

 e nostra salvezza!

Aiuto sempre pronto.

Il vento  tacque e il mare si calmò.

Adesso  Signore  noi crediamo

 adesso  non c’e più la tempesta!-

.” Ma tu o Eterno sei uno scudo attorno a me,tu sei la mia gloria e colui che mi solleva il capo”(Sl.3:3).

a.s.

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