sabato 6 febbraio 2016

LA PROMESSA



 (Gn. 18,1-15)

1Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. 2Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, 3dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. 4Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. 5Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto». 6Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». 7All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. 8Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono. 9Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «Ãˆ là nella tenda». 10Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio»”



La leggera brezza della sera dava un poco di sollievo a Abramo ,pellegrino un pò stanco sotto la sua tenda. Abramo aveva cento anni e il vivere sotto la tenda era per lui e Sara un poco difficoltoso,due anziani avanti con l’età ,ma Abramo aveva la fede in Dio che lo sosteneva e gli dava la forza giorno dopo giorno.

Quel venticello che proveniva dalle alture a est dell’accampamento,gli portava un po’ di ristoro in una giornata calda e afosa come quella della giornata.

Il sole del deserto non scherzava e quella sera Abrhamo se ne stava seduto davanti alla sua tenda sotto le querce di Mamre gustandosi l’aria fresca della sera e guardava lontano verso l’orizzonte dove il sole si era tuffato nella sabbia lasciando dietro di se variopinti colori al cielo ,che andavano dal rosso porpora al giallo paglierino e un celeste leggero sfumava quel la meraviglia del creato nel cielo nell’immense distese di sabbia color ocra.

E un  silenzio tutto intorno.

 Abramo pensava al giorno passato e i suoi pensieri erano tutti rivolti  verso il Signore suo Dio.

Abramo aveva quasi cento  anni, ma il suo vigore nel Signore era ancora tanto e mentre  Sara gli porta un caraffa con l’acqua per potersi dissetare dalla calura del giorno  Abramo vede da lontano tre ombre all’orizzonte , ma non erano molto distinti per la lontananza e Abramo si asciugò la fronte e il sudore e socchiuse gli occhi per vedere meglio, se era frutto della sua fantasia  quello che aveva visto un attimo prima ,forse uno scherzo dei suoi occhi  dovuto al grande caldo della giornata,

ma quelle tre figure mentre si avvicinavano si facevano sempre più distinte e oramai non c’erano più dubbi,erano proprio tre figure umane che si avvicinavano alla sua tenda.

Abramo sentiva il suo cuore battere forte e non capiva il perché,mentre i  tre  pellegrini si avvicinavano alla sua tenda.

Ora non c’erano più dubbi!

Erano tre uomini vestiti di bianco che venivano da lontano.

Da molto lontano.  Tre pellegrini che avevano attraversato il deserto a piedi,ma non sembravano per niente stanchi e i loro abiti erano di un candore splendente! Camminavano con i piedi nudi ma la sabbia bollente del deserto non gli procurava nessun fastidio. Ora quei tre uomini si trovavano di fronte a lui e gli sorrisero. Abramo si alzò e rimase fermo sulla porta della sua tenda e una dolce voce dello straniero gli dice” Shalom Abramo”

 E Abramo si prostra con la faccia a terra ,quella voce cosi dolce ma ferma allo stesso tempo incuteva  rispetto.  «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. 4Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. 5Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo».

E Dio sorride ad Abramo

E Abramo andò nella sua tenda col cuore che ardeva

(«Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr'egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?»Luca 2432)

  e non sapeva il perchè e chiamò Sara sua moglie ,ormai anche lei avanti con l’età.

e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». Mentre i tre pellegrini se ne stavano seduti all’ombra della grande quercia di Mamre.

Poi Abramo uscì dalla tenda e si accostò vicino ai suoi ospiti

E disse “Sara sta preparando delle focacce per voi ,e ho detto al mio servo di preparare il vitello con la panna e il latte fresco.

E Dio sorrise.

 E disse ad Abramo Dov’è Sara tua moglie? E Abramo rispose e li nella tenda a preparare le focacce e il vitello per mio Signore

E Dio guardò con amore Abramo negli occhi gli mise  la mano sulla spalla e promise.

“Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara tua moglie avrà un figlio”.

 

E Sara sorrise della promessa

L’orecchio aveva udito l’impossibile

La tenda disfatta di Sara

non era più feconda

E Sara sorrise della promessa

E Dio chiede il perché

c’era qualcosa di impossibile al Signore?

E dopo il tempo

 Isacco , il figlio della promessa

Sorrise a Sara.

 Il Dio in  cui confidava Abramo era il Dio dell’impossibile. (Luca 18:27 “Le cose impossibili agli uomini,sono possibili a Dio”)

Colui dove anche la natura gli è sottomessa,

Sara che partorisce all’età di 90 anni e contro ogni legge umana della natura.

                                                --------------------------
Verso i 45 -50 anni il corpo della donna inizia un processo di trasformazione chiamato PERIODO DELLA MENOPAUSA.
Significa che a questo punto l’apparato riproduttivo delle donne cessa di produrre ovuli e di conseguenza svanisce la possibilità di avere figli.
                                             -------------------------------

Oggi con le Moderna genetica si può arrivare a partorire in alcuni casi verso i 50 anni ,ma siamo già nei limiti massimi delle possibilità umane.

Sara lo sapeva bene anche lei che la promessa di quel pellegrino fuori della tenda che parlava con suo marito era impossibile da mantenere .

Chiunque al suo posto si sarebbe messo a ridere,e cosi fece pure Sara.

Ma il Signore la riprese “. Allora il Signore disse ad Abramo: “Perché Sara ride? Pensa davvero di non poter aver figli nella sua vecchiaia? Vi è forse qualche cosa di impossibile per il Signore? Quando tornerò da te, fra un anno, Sarà avrà un figlio!” (Genesi 18, 1-3, 8-13)

 Sara, dalla tenda, sente tutto e ride tra sé perché ciò che lo straniero ha detto le sembra impossibile. E il motivo è semplice: lei è troppo vecchia per avere figli.

L a promessa di Dio è che ci sono il momento e il modo giusti per ognuno di noi di farlo, e non è mai troppo tardi.

Dio può lavorare con il giovane e con l’anziano. Può fare cose straordinarie nella nostra vita e svelare anche il senso di ciò che sembra banale.

 Il Signore può esaudire i nostri desideri oppure ci può rivelare che il nostro posto e il nostro compito sono diversi da quelli che credevamo.

Tutto questo è possibile se sappiamo riceverlo quando si presenta nella nostra vita.
Il Signore  visitò Sara come aveva detto Ge.17:15,21).

 “E il SIGNORE fece a Sara come aveva annunciato.  Sara concepì e partorì un figlio ad Abramo, quando egli era vecchio, al tempo che Dio gli aveva fissato.  Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito”

. La tenda di Sara fu allietata dai vagiti di un bel bambino di nome Isacco,nel tempo della promessa e tutto l’accampamento di Abramo fece festa.

Dio aveva mantenuto la sua promessa.


Ma prima che  questo  avvenisse i tre angeli si alzarono da quel luogo benedetto e si accomiatarono da Abramo dirigendosi  verso  Sodoma e Gomorra,

ma questa e un’altra storia.

a.s.

 

 

Nessun commento:

Posta un commento