LA PROMESSA
(Gn. 18,1-15)
“1Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli
sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. 2Egli
alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li
vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, 3dicendo:
«Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza
fermarti dal tuo servo. 4Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi
i piedi e accomodatevi sotto l’albero. 5Andrò a prendere un boccone
di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi
siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto». 6Allora
Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne
focacce». 7All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello
tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. 8Prese
panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse
loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli
mangiarono. 9Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «Ãˆ
là nella tenda». 10Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data
e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio»”
La leggera brezza della sera dava un poco di sollievo a Abramo ,pellegrino
un pò stanco sotto la sua tenda. Abramo aveva cento anni e il vivere sotto la
tenda era per lui e Sara un poco difficoltoso,due anziani avanti con l’età ,ma
Abramo aveva la fede in Dio che lo sosteneva e gli dava la forza giorno dopo
giorno.
Quel venticello che proveniva dalle alture a est dell’accampamento,gli
portava un po’ di ristoro in una giornata calda e afosa come quella della
giornata.
Il sole del deserto non scherzava e quella sera Abrhamo se ne stava seduto
davanti alla sua tenda sotto le querce di Mamre gustandosi l’aria fresca della
sera e guardava lontano verso l’orizzonte dove il sole si era tuffato nella
sabbia lasciando dietro di se variopinti colori al cielo ,che andavano dal
rosso porpora al giallo paglierino e un celeste leggero sfumava quel la
meraviglia del creato nel cielo nell’immense distese di sabbia color ocra.
E un silenzio tutto intorno.
Abramo pensava al giorno passato e i
suoi pensieri erano tutti rivolti verso
il Signore suo Dio.
Abramo aveva quasi cento anni, ma il
suo vigore nel Signore era ancora tanto e mentre Sara gli porta un caraffa con l’acqua per
potersi dissetare dalla calura del giorno Abramo vede da lontano tre ombre all’orizzonte
, ma non erano molto distinti per la lontananza e Abramo si asciugò la fronte e
il sudore e socchiuse gli occhi per vedere meglio, se era frutto della sua
fantasia quello che aveva visto un
attimo prima ,forse uno scherzo dei suoi occhi dovuto al grande caldo della giornata,
ma quelle tre figure mentre si avvicinavano si facevano sempre più distinte
e oramai non c’erano più dubbi,erano proprio tre figure umane che si
avvicinavano alla sua tenda.
Abramo sentiva il suo cuore battere forte e non capiva il perché,mentre i tre pellegrini si avvicinavano alla sua tenda.
Ora non c’erano più dubbi!
Erano tre uomini vestiti di bianco che venivano da lontano.
Da molto lontano. Tre pellegrini che
avevano attraversato il deserto a piedi,ma non sembravano per niente stanchi e
i loro abiti erano di un candore splendente! Camminavano con i piedi nudi ma la
sabbia bollente del deserto non gli procurava nessun fastidio. Ora quei tre
uomini si trovavano di fronte a lui e gli sorrisero. Abramo si alzò e rimase
fermo sulla porta della sua tenda e una dolce voce dello straniero gli dice” Shalom
Abramo”
E Abramo si prostra con la faccia a
terra ,quella voce cosi dolce ma ferma allo stesso tempo incuteva rispetto. «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi
occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. 4Si vada a
prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. 5Andrò
a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è
ben per questo che voi siete passati dal vostro servo».
E Dio sorride ad Abramo
E Abramo andò nella sua tenda col cuore che ardeva
(«Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr'egli ci parlava
per la via e ci spiegava le Scritture?»Luca 2432)
e non sapeva il perchè e chiamò Sara sua
moglie ,ormai anche lei avanti con l’età .
e disse: «Presto, tre sea di fior
di farina, impastala e fanne focacce». Mentre i tre pellegrini se ne stavano
seduti all’ombra della grande quercia di Mamre.
Poi Abramo uscì dalla tenda e si accostò vicino ai suoi ospiti
E disse “Sara sta preparando delle focacce per voi ,e ho detto al mio servo
di preparare il vitello con la panna e il latte fresco.
E Dio sorrise.
E disse ad Abramo Dov’è Sara tua
moglie? E Abramo rispose e li nella tenda a preparare le focacce e il vitello
per mio Signore
E Dio guardò con amore Abramo negli occhi gli mise la mano sulla spalla e promise.
“Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara tua moglie avrà un
figlio”.
E Sara sorrise della promessa
L’orecchio aveva udito l’impossibile
La tenda disfatta di Sara
non era più feconda
E Sara sorrise della promessa
E Dio chiede il perché
c’era qualcosa di impossibile al Signore?
E dopo il tempo
Isacco , il figlio della promessa
Sorrise a Sara.
Il Dio in cui confidava Abramo era il Dio
dell’impossibile. (Luca 18:27 “Le cose impossibili agli uomini,sono possibili a
Dio”)
Colui dove anche la natura gli è sottomessa,
Sara che partorisce all’età di 90 anni e contro ogni legge umana della
natura.
–
--------------------------
Verso i 45 -50 anni il corpo della donna inizia un processo di trasformazione
chiamato PERIODO DELLA MENOPAUSA.
Significa che a questo punto l’apparato riproduttivo delle donne cessa di
produrre ovuli e di conseguenza svanisce la possibilità di avere figli.
-------------------------------
Oggi con le Moderna genetica si può arrivare a partorire in alcuni casi
verso i 50 anni ,ma siamo già nei limiti massimi delle possibilità umane.
Sara lo sapeva bene anche lei che la promessa di quel pellegrino fuori della
tenda che parlava con suo marito era impossibile da mantenere .
Chiunque al suo posto si sarebbe messo a ridere,e cosi fece pure Sara.
Ma il Signore la riprese “. Allora il Signore disse ad
Abramo: “Perché Sara ride? Pensa davvero di non poter aver figli nella sua
vecchiaia? Vi è forse qualche cosa di impossibile per il Signore? Quando
tornerò da te, fra un anno, Sarà avrà un figlio!” (Genesi 18, 1-3,
8-13)
Sara, dalla tenda, sente tutto e
ride tra sé perché ciò che lo straniero ha detto le sembra impossibile. E il
motivo è semplice: lei è troppo vecchia per avere figli.
L a promessa di Dio è che ci sono il momento e il modo giusti per ognuno di
noi di farlo, e non è mai troppo tardi.
Dio può lavorare con il giovane e con l’anziano. Può fare cose
straordinarie nella nostra vita e svelare anche il senso di ciò che sembra
banale.
Il Signore può esaudire i nostri
desideri oppure ci può rivelare che il nostro posto e il nostro compito sono
diversi da quelli che credevamo.
Tutto questo è possibile se sappiamo riceverlo quando si presenta nella
nostra vita.
Il Signore visitò Sara come aveva detto Ge.17:15,21).
“E il SIGNORE fece a Sara come aveva
annunciato. Sara concepì e partorì un figlio ad Abramo, quando egli era
vecchio, al tempo che Dio gli aveva fissato. Abramo chiamò Isacco il figlio
che gli era nato, che Sara gli aveva partorito”
. La tenda di Sara fu allietata dai vagiti di un bel bambino di nome
Isacco,nel tempo della promessa e tutto l’accampamento di Abramo fece festa.
Dio aveva mantenuto la sua promessa.
Ma prima che questo avvenisse i tre angeli si alzarono da quel
luogo benedetto e si accomiatarono da Abramo dirigendosi verso Sodoma
e Gomorra,
ma questa e un’altra storia.
a.s.
Nessun commento:
Posta un commento