Betsabea
La Bibbia ci racconta nel libro di Samuele che un giorno il re David, non riuscendo a
dormire passeggiava sulla sua terrazza nel tardo pomeriggio.
Quando a un tratto i suoi occhi si
posano sulla terrazza del palazzo di fronte alla sua Reggia.
E vede Betsabea una bellissima donna che
sta facendo il bagno.
Anche se dopo re Davide viene a
conoscenza che la donna è la moglie di un suo capitano delle guardie, Uria,uno
dei suoi soldati impegnati in guerra Davide si invaghisce di lei.
, la invita a casa sua ed ha una
relazione con lei.
Betsabea rimane incinta ed informa del
fatto il re.
David escogita un piano per liberarsi di
Uria,lo richiama il marito dalla guerra perché egli dorma con la propria
moglie, ma Uria si rifiuta di dormire a casa propria.
Il re allora decide diversamente e comanda
allora a un suo generale di sferrare un attacco e di far mettere Uria in prima
fila.
Il generale ubbidisce e Uria muore
durante quest'attacco.
Così Davide resta libero di prendere in moglie
Betsabea.
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Re Davide non
riusciva a dormire quel pomeriggio nella sua stanza reale.
Il caldo
infuocato del giorno, aveva reso le mura della reggia come una fornace!
Davide si
girava e rigirava nel suo letto per il riposo pomeridiano, ma tutto era
inutile.
Il grande caldo,
le notizie non proprie buone della guerra contro Ammon che gli giungono dai
suoi capitani in battaglia, primo fra tutti il suo comandate in capo Uria, e
altri problemi del suo Regno ,quel pomeriggio lo tenevano sveglio e inquieto.
Davide si
alzò dal suo letto regale si asciugò la fronte madido di sudore, beve un pò di
acqua fresca dalla sua caraffa ed esce
sulla terrazza per prendere un poco d’aria fresca nel tardo pomeriggio.
Il sole Di
Gerusalemme stava ancora alto all’orizzonte è sembrava che quel pomeriggio non volesse più tramontare per dare
un poco di refrigerio alla città!
Davide
passeggiava sulla sua terrazza inquieto mentre i suoi pensieri erano rivolti ai
suoi uomini in battaglia e alle notizie che gli mandava Ioab,il capo del suo
esercito sull’esito dei combattimenti contro gli Ammoniti e l’assedio della
città di Rabba.
Quando tutto
a un tratto gli occhi di Re Davide si posero sulla terrazza del palazzo di
fronte al suo, e vide una bellissima donna di nome Betsabea moglie di un suo
valoroso comandante Uria, in guerra per Israele, che faceva il bagno sulla
terrazza.
Davide rimase
colpito da tanta bellezza e grazia di questa meravigliosa donna.
Davide aveva
vinto mille battaglie sui nemici del suo
popolo, aveva umiliato l’esercito dei Filistei con la sconfitta del gigante
Golia, il suo cuore non tremò davanti al gigante Golia, ma questa volta c’era
in lui una altra battaglia più forte ,contro la sua la carne, il suo onore, la
passione contro la regalità.
I suoi occhi
non potevano distogliersi da quella bellezza che gli era parsa davanti ,,e lui il
Re. in quel momento dimenticò la sua
regalità per lasciare il ,posto alla sua passionalità di uomo,è un desiderio ardente prende il suo cuore , un
pensiero impuro gli gira nella mente,
vuole avere quella donna a ogni costo.
Il Re mandò subito ad
informarsi chi fosse quella donna.
Gli fu riferito: “È Betsabea, moglie di Uria
l’Hittita”, tuo fedele soldato.
Allora Davide, non preoccupandosi affatto che
la donna era sposa di un suo valoroso condottiero, mandò dei messaggeri a
prenderla
Betsabea
conosceva il sesto comandamento di Dio, non commettere adulterio,
e
anche Re Davide lo conosceva bene!
Ma
si poteva rifiutare l’ordine del re?
E
Davide Re, il Davide uomo giacque con lei!
Quella notte Uria il comandante stava nella sua
tenda a curarsi le ferite delle battaglie e la sua fedeltà al re Davide era incorruttibile, e il coraggioso
capitano mai sarebbe indietreggiato davanti ai nemici della sua terra, era
pronto a morire per il suo Re, gli aveva giurato fedeltà!
Quando divenne capitano delle guardie e Davide lo
aveva scelto come comandante, Uria fece una gran festa a casa sua con tutti gli
amici e il parentato, e sua moglie Betsabea era felice per questa sua nomina!
E mentre Uria stava seduto nella sua tenda di
battaglia, Betsebea sua moglie e Il suo Re Davide, erano a commettere adulterio
nel letto regale.
Un tradimento regale.
Una
volta tornata a casa, poco tempo dopo Betsabea si accorse di aspettare un
figlio e fece sapere a Davide di essere rimasta incinta di lui.
Allora
Davide, preoccupato, escogitò un piano che gli permetteva di scagionarsi dal
guaio che aveva causato sperando che il tradimento non fosse scoperto.
Mandò
a chiamare il marito di Betsabea, Uria l’Hittita, dal campo di battaglia e lo
invitò a casa. Il soldato orgoglioso dell’invito, si precipitò immediatamente
dal suo re.
Arrivato
Uria, Davide si informò dell’andamento della guerra, delle sue truppe e infine
lo invitò a tornare a casa, da sua moglie.
Sperava
che dopo la lunga assenza egli giacesse con lei e così poteva giustificarsi la
gravidanza.
“Uria
mio prode comandante,” disse Davide
“
i nostri nemici indietreggiano davanti
alla tua spada”
“
mi giungono notizie buone dei tuoi valorosi combattimenti sul campo di
battaglia, e Rabba, la città delle
acque, sta per cadere!”
“Mio
Signore,” rispose Uria,
“presto
la città di Rabba cadrà nelle nostre mani e io la consegnerò con tutti i suoi beni al mio
re!”
“Bravo
Uria! ma adesso è tempo che ti riposi un po’ dalla guerra! vai a casa tua da
tua moglie e rifocillati dalle tue fatiche, è il tuo Re che te lo comanda!”
Ma
Uria non dormi a casa sua
Uria
dormì alla porta del palazzo del re con tutti i servi del suo signore, e non
scese a casa sua.
E come ciò fu riferito a Davide e gli fu detto: ‘Uria non è sceso a casa sua’, Davide disse ad Uria:
E come ciò fu riferito a Davide e gli fu detto: ‘Uria non è sceso a casa sua’, Davide disse ad Uria:
‘Non vieni tu da un lungo viaggio? Perché
dunque non sei andato a casa tua?’
1Uria rispose a Davide:
‘L’arca,
Israele e Giuda abitano sotto le tende, Joab mio signore e i suoi servi sono
accampati in aperta campagna, e io me n’entrerei in casa mia per mangiare e
bere e per dormire con mia moglie? Com’è vero che tu vivi e che vive l’anima
tua, io non farò tale cosa!’
La mattina seguente, Davide scrisse una lettera
a Joab, e gliela mandò per le mani d’Uria.
Nella lettera aveva scritto così:
Nella lettera aveva scritto così:
‘Ponete Uria al fronte al nemico, dove più è
accesa la mischia; poi ritiratevi da lui, perch’egli resti solo e colpito muoia’.
Uno cattivo
spirito aveva preso la mente di Davide, al suo peccato di avere preso la moglie
di un suo fedele soldato, adesso si aggiungeva quello di fare uccidere il marito di Batsabea , un suo
soldato fedele, e diede l’ordine ai suoi capitani di mendarlo in battaglia senza copertura con la speranza che venisse
ucciso e di essere libero con la moglie.
Dei cattivi
spiriti avevano preso la mente di Davide, l’uomo secondo il cuore di Dio,
scelto come Re d’Israele , dopo che Saul
aveva peccato contro l’Eterno.
Davide secondo il
cuore di Dio ,ma anche i Re piangono!
Quando la moglie di Uria udì che suo
marito era morto, lo pianse;
e finito che ella ebbe il lutto, Davide la mandò a cercare e l’accolse in casa sua.
e finito che ella ebbe il lutto, Davide la mandò a cercare e l’accolse in casa sua.
Ella
divenne sua moglie, e gli partorì un figliuolo.
Ma
quello che Davide aveva fatto dispiacque all’Eterno.
E Dio manda il
profeta Nathan a casa sua.
E l’Eterno mandò Nathan a Davide e gli disse:
‘V’erano
due uomini nella stessa città, uno ricco, e l’altro povero”.
Il ricco aveva pecore e buoi in grandissimo numero;
ma il povero non aveva nulla, fuorché una piccola agnellina ch’egli avea comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme ai figliuoli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; ed essa era per lui come una figliuola.
Or essendo arrivato un viaggiatore a casa dell’uomo ricco, questi, risparmiando le sue pecore e i suoi buoi, non ne prese per preparare un pasto al viaggiatore ch’era capitato da lui; ma pigliò l’agnella di quel povero uomo, e ne fece delle vivande per colui che gli era venuto in casa’.
Allora l’ira di Davide s’accese fortemente contro quell’uomo, e disse a Nathan: ‘Com’è vero che l’Eterno vive, colui che ha fatto questo merita la morte;
e pagherà quattro volte il valore dell’agnella, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pietà’.
Allora Nathan disse a Davide: ‘Tu sei quell’uomo! Così dice l’Eterno, l’Iddio d’Israele: - Io t’ho unto re d’Israele e t’ho liberato dalle mani di Saul,
Il ricco aveva pecore e buoi in grandissimo numero;
ma il povero non aveva nulla, fuorché una piccola agnellina ch’egli avea comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme ai figliuoli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; ed essa era per lui come una figliuola.
Or essendo arrivato un viaggiatore a casa dell’uomo ricco, questi, risparmiando le sue pecore e i suoi buoi, non ne prese per preparare un pasto al viaggiatore ch’era capitato da lui; ma pigliò l’agnella di quel povero uomo, e ne fece delle vivande per colui che gli era venuto in casa’.
Allora l’ira di Davide s’accese fortemente contro quell’uomo, e disse a Nathan: ‘Com’è vero che l’Eterno vive, colui che ha fatto questo merita la morte;
e pagherà quattro volte il valore dell’agnella, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pietà’.
Allora Nathan disse a Davide: ‘Tu sei quell’uomo! Così dice l’Eterno, l’Iddio d’Israele: - Io t’ho unto re d’Israele e t’ho liberato dalle mani di Saul,
t’ho dato la casa del tuo signore, e ho messo
nelle tue braccia le donne del tuo signore; t’ho dato la casa d’Israele e di
Giuda; e, se questo era troppo poco, io v’avrei aggiunto anche dell’altro.
Perché dunque hai tu disprezzata la parola dell’Eterno, facendo ciò ch’è male agli occhi suoi? Tu hai fatto morire colla spada Uria lo Hitteo, hai preso per tua moglie la moglie sua, e hai ucciso lui con la spada dei figliuoli di Ammon.
Or dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, perchè tu m’hai disprezzato e hai preso per tua moglie la moglie di Uria lo Hitteo.
Così dice l’Eterno: Ecco, io sto per suscitare contro di te la sciagura dalla tua stessa casa, e prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo prossimo, che si giacerà con esse in faccia a questo sole;
poiché tu l’hai fatto in segreto; ma io farò questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole’.
Allora Davide disse a Nathan: ‘Ho peccato contro l’Eterno’. E Nathan rispose a Davide: ‘E l’Eterno ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai.
Nondimeno, siccome facendo così tu hai data ai nemici dell’Eterno ampia occasione di bestemmiare, il figliuolo che t’è nato dovrà morire’. Nathan se ne tornò a casa sua.
E l’Eterno colpì il bambino che la moglie di Uria avea partorito a Davide, ed esso cadde gravemente ammalato.
Davide quindi fece supplicazioni a Dio per il bambino, e digiunò; poi venne e passò la notte giacendo per terra.
Gli anziani della sua casa insistettero presso di lui perch’egli si levasse da terra; ma egli non volle, e rifiutò di prender cibo con essi.
Or avvenne che il settimo giorno il bambino morì; e i servi di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto; poiché dicevano: ‘Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiam parlato ed egli non ha dato ascolto alle nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto?
Ma Davide, vedendo che i suoi servi bisbigliavano fra loro, comprese che il bambino era morto; e disse ai suoi servi:
Perché dunque hai tu disprezzata la parola dell’Eterno, facendo ciò ch’è male agli occhi suoi? Tu hai fatto morire colla spada Uria lo Hitteo, hai preso per tua moglie la moglie sua, e hai ucciso lui con la spada dei figliuoli di Ammon.
Or dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, perchè tu m’hai disprezzato e hai preso per tua moglie la moglie di Uria lo Hitteo.
Così dice l’Eterno: Ecco, io sto per suscitare contro di te la sciagura dalla tua stessa casa, e prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo prossimo, che si giacerà con esse in faccia a questo sole;
poiché tu l’hai fatto in segreto; ma io farò questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole’.
Allora Davide disse a Nathan: ‘Ho peccato contro l’Eterno’. E Nathan rispose a Davide: ‘E l’Eterno ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai.
Nondimeno, siccome facendo così tu hai data ai nemici dell’Eterno ampia occasione di bestemmiare, il figliuolo che t’è nato dovrà morire’. Nathan se ne tornò a casa sua.
E l’Eterno colpì il bambino che la moglie di Uria avea partorito a Davide, ed esso cadde gravemente ammalato.
Davide quindi fece supplicazioni a Dio per il bambino, e digiunò; poi venne e passò la notte giacendo per terra.
Gli anziani della sua casa insistettero presso di lui perch’egli si levasse da terra; ma egli non volle, e rifiutò di prender cibo con essi.
Or avvenne che il settimo giorno il bambino morì; e i servi di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto; poiché dicevano: ‘Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiam parlato ed egli non ha dato ascolto alle nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto?
Ma Davide, vedendo che i suoi servi bisbigliavano fra loro, comprese che il bambino era morto; e disse ai suoi servi:
‘È morto
il bambino?’
Quelli
risposero:
‘È
morto’.”
Dio amava Davide, ma non restò indifferente al
suo peccato, e Davide pagò amaramente la colpa del suo tradimento regale.
E nonostante fosse stato unto dal profeta
Samuele come re d’Israele, e Davide era secondo il cuore di Dio, e dove molte
volte aveva visto la sua mano all’opera in suo aiuto, questo sua disubbidienza
gli costò la vita di suo figlio.
Dio è buono ma anche giusto e Dio essendo Santo
non può compromettersi col peccato, da
chiunque uomo venga fatto
Punì Adamo il primo uomo, per la sua
disubbidienza , distrusse Sodoma e Gomorra per la sua perversione,, distrusse
la terra con il diluvio universale a causa dei peccati degli uomini che
arrivavano fino agli occhi puri del Signore!
Dio è amore ma anche un giudice giusto a cui bisogna
dare conto delle nostre mancanze.
Ma grazie a Dio che abbiamo un avvocato presso
Dio padre, che intercede per i nostri peccati, Gesù Cristo, seduto alla destra di Dio che
intercede per noi, altrimenti come
avremmo potuto scampare al suo giudizio’?
“Egli
intercede per noi e ci difende dalle calunnie di Satana in quanto Gesù Cristo è
il nostro avvocato presso Dio Padre (Romani 8:34; 1 Giovanni 2:1).
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