martedì 9 febbraio 2016

E' IL GALLO CANTO'



(Marco 14:28,29)


                                                         E IL GALLO CANTO’.


Ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea". 33E Pietro gli disse: "Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai". 34Gli disse Gesù: "In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte". 35E Pietro gli rispose: "Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò". Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.”

Quella notte Pietro non aveva dormito.

  Pensieri angoscianti si affacciavano alla sua mente come delle fitte tremende che gli penetravano nella testa facendogli male.

Spiriti malvagi aleggiavano quella notte nella città della Giudea,e Pietro lo sapeva bene.

 Lo sentiva nello spirito che qualcosa di terribile stava per accadere, nella città.

Quella non era una notte come le altre,anche il cielo si era fatto scuro e sembrava che le tenebre fossero più fitti del solito

 

il Maestro, nell’ultima cena con i suoi discepoli , aveva parlato della Sua morte,e di tradimenti. E queste parole non facevano stare in pace Pietro,sentiva le Parole del Maestro dentro la sua mente come un martello che batteva forte forte dentro la sua testa.

Non riusciva a dimenticare lo sguardo del Signore quando si rivolse a Lui,ammonendolo che lo avrebbe rinnegato al canto del gallo

 

Gesù li  aveva avvertiti.

  Cose terribili sarebbero accadute tra poco e Pietro lo sapeva bene.

Lo sentiva nel suo spirito contristato e in combattimento dentro di lui.

  Quella notte non era una notte tranquilla,spiriti maligni aleggiavano nell’aria della Giudea,dove la gente quella notte non riusciva a prendere sonno girandosi e rigirandosi nel letto senza pace.

Pietro pensava al Signore,mentre stava seduto vicino al fuoco che non lo riscaldava più!

Pensava alle Sue parole,a quelle accuse di tradimenti ,ma lui Pietro giurò al Signore che mai e poi mai  lui lo avrebbe tradito!

 Pietro non ne poteva più di quelle parole!

 Esplode, sicuro come sempre. «Gesù, questo poi no. Io non ti tradirò mai. Sta’ certo: anche se tutti dovessero abbandonarti, io no. Non lo posso fare. Sei tutto per me. Ho lasciato tutto per stare con te... vorresti che proprio nel momento più impegnativo cambiassi parere?».

Ma non riusciva a togliersi dalla mente quella frase che Gesù gli aveva detto,che lo avrebbe tradito prima che il gallo cantava tre volte.

Che cosa strana che disse  il Signore quella sera!

 Gesù   aveva parlato  di un tradimento di uno dei suoi discepoli e della sua morte .

E Pietro quella sera usci contristato nello spirito dalla casa dove si fece l’ultima cena e il Signore predisse  tutti quelli avvenimenti.

  Gesù aveva predetto ciò che ha poco che sarebbero accaduti.

 

E adesso  Pietro,ricordava come il Maestro aveva parlato anche di un gallo che avrebbe cantato .Ma che centrava un gallo in tutte quelle  terribili cose che stavano per accadere nella Giudea?

Ma come aveva potuto pensare mai una cosa simile il Signore?

Lui che era stato sempre al suo fianco e lo seguiva ovunque andava. come poteva metter in dubbio la sua fedeltà?

Questo lo aveva proprio fatto arrabbiare!

 E poi quel riferimento a un  gallo?che c’entrava?

Un gallo che avrebbe cantato durante un’ora funesta!

Quelle parole avevano turbato Pietro quella sera

 il Signore sapeva, e  aveva avvertiti i suoi discepoli..

 

Pietro quella notte aveva sognato un mare in tempesta,onde alte che  rovesciavano la  barca dove si trovava.

Un mare impetuoso e un vento forte la facevano ondulare minacciosamente.

 la    barca era sbattuta dalle onde da una parte all’altra e si sarebbe capovolta in pochi minuti!

e Pietro aveva paura!

 

 Paura di affogare.

Paura di morire!

 E nonostante fosse un vecchio pescatore fin da piccolo e il mare lo conosceva bene,questa volta pensava .proprio che  non ce l’avrebbe fatta!

 Sarebbe finito in fondo al mare!

Cercava con lo sguardo il Signore ,in quel sogno che sembrava non finisse mai ,che lo potesse aiutare come l’altra volta, quando Gesù con la sua Parola disse al mare calmati e al vento taci  e si fece una gran bonaccia.

Ma adesso non c’era il Maestro vicino a Lui ,c’ erano solo onde alte che facevano capovolgere pericolosamente la sua barca,e non c’erano con lui nemmeno i suoi compagni , Giacomo Giovanni ,per aiutarlo,solo un mare nero in tempesta,burrascoso come la sua anima di quel momento.

Pietro gridò aiuto mentre la sua barca si rovesciava e lui cadde in mezzo alle onde che lo travolsero.

Un  brutto sogno, ma quel turbamento lo sentiva ancora addosso come qualcosa di opprimente che non lo lasciava.

Pietro aveva ancora paura

Una paura di un qualcosa che neanche lui sapeva il perché.

E mentre era assorto in tutti questi pensieri, vedeva i soldati Romani che andavano di fretta sù e giù per la città della Giudea.

Vedeva i mantelli rossi dei soldati che si intravedevano nel buio della notte ,con la gente del posto che era impaurita da quel andare frenetico dei soldati e scappava .

Pietro aveva sentito che i soldati Romani stavano facendo una retata arrestando tutti i seguaci di Gesù con l’accusa di essere dei sovversivi alla legge di Cesare,e di volere un nuovo re in Giudea.

Pietro sapeva bene tutto questo,il Maestro lo aveva avvertito insieme agli altri discepoli ,ma lui gli aveva giurato fedeltà al Signore ,e  mai  lo avrebbe tradito.

 

Pietro si avvicinò al  fuoco e si sedette su una pietra vicino all’uscio di casa sua

Ma il fuoco non lo riscaldava,e il suo cuore era diventato in quel momento freddo come quella notte profonda e buia. in cui spiriti malvagi aleggiavano nell’aria.

“Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono 13e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caiafa, che era sommo sacerdote quell’anno. 14Caiafa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «Ãˆ conveniente che un solo uomo muoia per il popolo».

15Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. 16Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. 17E la giovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?». Egli rispose: «Non lo sono». 18Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.

19Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. 20Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. 21Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». 22Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». 23Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». 24Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caiafa, il sommo sacerdote.

25Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono». 26Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?». 27Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

E la notte venne Pietro

e  tu non  conosci più la Parola.

Una seconda volta

E tu non hai mai visto il Verbo

E il fuoco non ti riscalda Pietro

del freddo della notte!

Ora il freddo e dentro il tuo cuore

E tu non ricordi chi è il Maestro

Tre volte ancora  non conosci il Signore

E il gallo cantò  

e allora riconosci la Parola

riconosci il Verbo

Il tuo cuore si scioglie al pianto

Del Maestro  ti sei ricordato

E il fuoco adesso ti riscalda.

 

E Gesù volse lo sguardo verso Pietro,e nei suoi occhi non c’era rimprovero ma compassione e amore per il suo amico discepolo

 E  Pietro, pianse amaramente.

 

Gesù conosceva bene il carattere di Pietro,era  come il mare dove andava a pescare calmo e tranquillo e subito dopo minaccioso e tempestoso.

Ma Pietro era buono,era il discepolo che aveva riconosciuto Gesù come Il Cristo figlio di Dio!

Pietro riconosce in Gesù il Cristo
=(Mr 8:27-30; Lu 9:18-21)
“ Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?»  Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti».  Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?»  Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
 Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.  E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.  Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».

 

Pietro,le tue lacrime di pentimento ,Dio li ha visti,e sono come quelli di  ogni uomo che si pente dei suoi sbagli.

Dio ha visto il tuo  pentimento  Pietro,ti ha sorriso e perdonato!

a.s.

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