Il primo uomo Adamo e la prima donna Eva
Entrambi parlavano del continuo con Il Signore.
Ma al
diavolo non piaceva questa comunione tra l’uomo e Dio, e mise il suo zampino
per separare l’uomo da Dio.
Tutto
sappiamo la storia della creazione e le sue drammatiche conseguenze a causa del
peccato di Eva che mangiò il frutto
proibito con grave conseguenze per lei e per Adamo e per tutto il genere umano!
Adamo conobbe la morte, Eva partorì con
dolore, entrambi furono allontanati dal paradiso.
Adamo
dovette lavorare la terra con il suo sudore affinchè portasse frutto per la
sua sopravvivenza e Dio con dolore, come
potrebbe fare un padre che allontana il suo figlio prediletto dalla casa
paterna, li scacciò dal paradiso, ma non dalla sua comunione!
A Dio non
piaceva separarsi dalla sua creatura, ma non poteva convivere col peccato.
Allontanò
Adamo dal paradiso ma voleva lo stesso avere comunione con lui.
Dio non si e
mai fermato di parlare con Adamo
Dio non si è
mai fermato di parlare con l’uomo.
Dio ha
sempre del continuo parlato all’uomo.
Le grande
storie della Bibbia ce lo raccontano ,ce lo insegnano!
I grandi
patriarchi di allora sentivano spesso la voce di Dio e loro parlavano con Dio.
Grandi uomini di Dio parlavano con lui
Mosè era uno di questi.
Dio gli aveva affidato una missione, di
portare il suo popolo tenuto in schiavitù per quarant’anni, lontano dall’Egitto,
verso la terra promessa,
Mosè aveva una grande responsabilità come
condottiero del suo popolo, di un popolo non proprio sottomesso a Dio e che
molte volte si lamentò nel deserto, le lamentele erano del continuo e Mosè
aveva un compito non facile.
Ma Mosè
sapeva bene che parlare con Dio lo avrebbe aiutato a risolvere molte situazione
difficili!
Dialogava
spesso con Dio ,e Dio gli comandava quello che doveva fare.
Con le dieci piaghe che avrebbero colpito
l’Egitto per piegare l’arroganza del Faraone!
Dio parlava con Mosè e gli dava disposizione come
guidare il suo popolo fuori dalla terra d’Egitto verso la terra promessa.
Dio parlava con
Mosè quando gli diede le tavole della Legge, dieci comandamenti che ricevette sul
monte Oreb !
Il grande
capolavoro di Dio con l’apertura delle acque del Mar Rosso!
Tutta la storia dell’Esodo scritta nel Vecchio
Testamento ci insegna di come Dio parlava con Mosè ,e Mosè parlava con Dio!
C’era un
dialogo d’amore, di fiducia, di rispetto e di timore verso Dio, e Mosè lo
sapeva bene chi era quel fuoco consumante che gli parlava e che scrisse le
tavole della Legge col fuoco su due tavole di pietra!
Un po’ meno
il suo popolo che si svia facilmente dal suo Dio per adorare un vitello d’oro, farsi
un idolo al posto del Dio vivente, giusto il tempo che Mosè stava sul monte
Sinai per quaranta giorni per ricevere le tavole della legge di Dio.
I dieci
comandamenti per l’uomo !
Dio parlava
all’uomo ieri
Dio parla all’uomo
Oggi!
Nella sacre
scritture vediamo come Dio ci parla ci del
continuo, attraverso i suoi servi, i suoi profeti, Dio parla ai re come al pastorello!
Dio vuole avere sempre un dialogo con l’uomo fin
dalla creazione del mondo, e fino ai nostri giorni il suo richiamo d’amore verso
di noi non è cambiato!
Dio ci parla
ancora Oggi con Gesù e lo Spirito Santo.
Dio che ha
parlato del continuo nel Vecchio Testamento, continua ancora oggi la Sua opera
di salvezza attraverso Gesù Cristo.
Dio parlava attraverso i profeti per mezzo dello Spirito
Santo, e con i profeti aveva una comunione Santa è personale, dove c’era un cuore
sincero pronto per ascoltare ,Dio era lì per servirsene!.
Oggi ci
parla ancora lo fa attraverso l’opera dello Spirito Santo,
Dio parla ai
cuori ,non ha mai cessato di parlare
all’uomo, a Dio gli piace parlare con l’uomo, avere un dialogo intimo con lui, con
la sua creatura.
Ma l’uomo non sente la voce di Dio.
Non vuole
ascoltare.
Dio ci parla del continuo d’amore e di
perdono,
di salvezza
e di gioia,
ma la
condizione del peccato dell’uomo lo separa da lui, e un interferenza che ci
proibisce si sentire la voce di Dio.
Dio parla
con l’uomo,
ma l’uomo
non vuole parlare con Dio
non
parla di Dio
non parla
delle cose di Dio.
Ma Dio parla
all’uomo, lo ama, è il suo capolavoro del
Creato fatto a sua immaggine e somiglianza!
Tante belle
storie della Bibbia ci insegnano come
molte volte Dio è venuto in soccorso all’uomo che fa la Sua volontà .
Dio ama
l’uomo , gli è rimasto fedele. ha sacrificato
suo figlio per noi!
Fedele è Dio, è il suo aiuto è sempre pronto
in ogni circostanza, ieri come oggi.
Davide
scrive nel (Salmo 99:7)
“Egli parlò loro dalla colonna della nuvola; Essi altresì osservarono le sue testimonianze, E gli statuti ch’egli diede loro.
Abramo, il padre della fede ,viveva sulla terra come un pellegrino, ma i suoi occhi non erano sulla terra ma sulla città celeste. Il Signore vuole parlare ai suoi servi e lo fa in diverse maniere. Nei tempi passati la parola scritta non era ancora il mezzo principale per ricevere la guida, la formazione e l’esortazione.
Il Signore parla ad Abramo per mezzo di una visione; “Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima»” Genesi 15:1
“Non temere”: questa frase è stata di conforto a uomini e donne che si sono trovati nel timore. Per la fede essa è diventata un breve ma potente messaggio. Dio si è rivolto in questo modo a re, profeti, conduttori e al Suo popolo in ogni tempo; “Nel giorno che io ti ho invocato ti sei avvicinato; tu hai detto: «Non temere!»” Lamentazioni 3:57
la storia di Giuseppe venduto dai fratelli
ci ha insegnato che con Dio tutto le cose sono possibile ,e anche nelle situazione difficili e sofferenti Dio ci dà sempre una via d’uscita!
Con grande benedizione a chi gli rimane fedele,
e Giuseppe un pastorello venduto come schiavo e deportato in Egitto, Dio lo eleva per la sua
integrità e saggezza e lo fa diventare la seconda persona più importante dell’Egitto dopo il faraone!
Dio parla a Giacobbe.Dio apparve un'altra volta a Giacobbe, quando tornava da Paddan-Aram, e lo benedisse.
Dio gli disse:
«Il tuo
nome è Giacobbe.
Non ti chiamerai più Giacobbe,
ma Israele sarà il tuo nome».
Dio parla di Davide attraverso il profeta
Samuele, E il Signore disse a Samuele: «Fino a quando piangerai
su Saul, mentre io l’ho rigettato perché non regni su Israele? Riempi di olio
il tuo corno e parti. Ti ordino di andare da Iesse il Betlemmita, perché tra i
suoi figli mi sono scelto un re» (1Samuele16,1).
Giacobbe lotta con Dio, (Genesi 32.24:30)
Durante quella notte Giacobbe fa passare alle due mogli e ai suoi undici figli (Beniamino non è ancora nato) il guado del torrente Iabbok per mettere tutti al sicuro. Lui rimane solo. Trema di paura. Teme la vendetta del fratello. All'improvviso un uomo si avvicina furtivamente e lo afferra per le spalle. Giacobbe al buio non capisce chi sia quello sconosciuto. Per non farsi sopraffare comincia a lottare accanitamente con quell'ombra. La lotta dura fino allo spuntare dell'aurora. Il lottatore sconosciuto, non riuscendo a vincere Giacobbe, lo colpisce all'anca e l'articolazione del femore di Giacobbe si sloga. Ma Giacobbe ancora non si arrende. Allora quella strana apparizione dice: - Lasciami perché è spuntata l'aurora. E la voce è ferma e dolcissima. Giacobbe capisce che quell'uomo è la personificazione stessa di Dio. Dio ha voluto convincere Giacobbe che ha le forze per affrontare il fratello Esaù. Dio ha lottato con Giacobbe per infondergli coraggio. Allora Giacobbe dice a quell'ombra: - Non ti lascerò, se prima non mi avrai benedetto. Il Signore gli chiede: - Come ti chiami? - Giacobbe - risponde. Allora il Signore dice: - Da questo momento non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini ed hai vinto. Israele infatti significa «colui che è forte davanti a Dio». Da quella notte Giacobbe prende anche il nome di Israele. E Israele si chiamerà anche il popolo eletto che discende da Giacobbe.
Uno vede le spalle dell’altro quando gli sta dietro.
Così Mosè vede le spalle di Dio perché l’Eterno cammina davanti per guidare Israele nel deserto verso la terra promessa.
Chi vuol vedere Dio deve seguire Dio.
La preghiera
di Elia fece piovere fuoco dal cielo . (2 Re cap.1.9:14). [9]Allora gli mandò il capo di una
cinquantina con i suoi cinquanta uomini. Questi andò da lui, che era seduto
sulla cima del monte, e gli disse: «Uomo di Dio, il re ti ordina di scendere!».
[10]Elia rispose al capo della cinquantina: «Se sono uomo di Dio, scenda il
fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta». Scese un fuoco dal cielo e
divorò quello con i suoi cinquanta. [11]Il re mandò da lui ancora un altro capo
di una cinquantina con i suoi cinquanta uomini. Questi andò da lui e gli disse:
«Uomo di Dio, il re ti ordina di scendere subito». [12]Elia rispose: «Se sono
uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta». Scese
un fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta. [13]Il re mandò ancora
un terzo capo con i suoi cinquanta uomini. Questo terzo capo di una cinquantina
andò, si inginocchiò davanti ad Elia e supplicò: «Uomo di Dio, valgano qualche
cosa ai tuoi occhi la mia vita e la vita di questi tuoi cinquanta servi.
[14]Ecco è sceso il fuoco dal cielo e ha divorato i due altri capi di
cinquantina con i loro uomini. Ora la mia vita valga qualche cosa ai tuoi
Lot scampò alla distruzione di Sodoma e
Gomorra , "Voglio scendere e vedere se
proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me: lo voglio
sapere». (Gen 18, 21) E'
interessante
: «Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui
ed esci per non essere travolto nel castigo della città ». Lot indugiava, ma
quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un
grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo
condussero fuori della città .
Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Non
guardarti indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per
non essere travolto!». Ma Lot disse: «No, mio Signore! Vedi, il tuo servo ha
trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di
me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la
sciagura mi raggiunga e io muoia. Vedi questa città : è abbastanza vicina
perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non
è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva». Gli rispose: «Ecco, ti ho
favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato.
Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato».
Perciò quella città si chiamò Zoar.(piccolezza)
Una cittÃ
peccatrice agli occhi di Dio non fu distrutta perché un uomo giusto Lot vi andò
fuggendo da Sodoma e Gomorra.
Quante belle
storie di uomini di Dio che parlavano con Dio!
E’ Dio non
si tirava mai indietro!
Ma Forse, ci siamo chiesti , come
sarebbe stato ,cosi bello se anche noi come quelli uomini della Bibbia che Dio aveva scelto, di parlare e camminare come loro a fianco di Dio!
Che bella
esperienza di parlare con Dio
DIO CI PARLA ANCORA OGGI
Attraverso la
Parola del suo figliolo Gesù Cristo
Attraverso
l’Opera dello Spirito Santo ci parla
ogni giorno, ogni ora, ogni minuto!
Il cristiano
parla del continuo con Dio attraverso la
preghiera e Dio ascolta e interviene!
Ma se ritarda?
Anche il NO può essere una risposta!
e Dio ci dice nella sua parola se tardo aspettami!
Matteo 25:5-Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 6 A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
”Buona cosa è aspettare in silenzio la salvezza dell’Eterno.”(La,3:26)
Gli uomini
della Bibbia che parlavano con Dio sono storie del passato, ma sono storie scritte per il nostro insegnamento.
Ricordare le
storie della Bibbia di ieri per capire il nostro cammino di oggi.
Sono
cambiati i tempi ma Dio non cambia mai
“ Gesù Cristo è lo stesso Ieri Oggi è
in Eterno” (Eb.13:8)
Se tu
lo desideri puoi diventare anche tu
l’uomo che parla con Dio !
E Dio ama parlare con te!
Lui sta
aspettando questo, e dall’inizio della creazione del mondo che sta aspettando
che tu gli parli ,mettendo via il tuo
cruccio, il tuo orgoglio e ti rivolgi a Lui!
Dio è pronto
a ascoltarti e non vuole lauree in filosofia!
Ma il tuo
cuore sia il più semplice possibile e sincere come le tue parole.
MATTEO 6:31-33 -
"Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: Che mangeremo? Che berremo? o di che ci vestiremo? Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte".
· MATTEO 6:5-8 - Non usando una moltitudine di parole:
"E quando
pregate, non siate come gl'ipocriti; poiché essi amano di fare orazione stando
in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere veduti dagli
uomini. Io vi dico in verità che cotesto è il premio che ne hanno.
Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l'uscio fai orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per la moltitudine delle loro parole. Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sà le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate"
Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l'uscio fai orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per la moltitudine delle loro parole. Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sà le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate"
. La preghiera di un cuore umile penetra nei ciel
Se tu lo
cerchi lui si farà trovare.
(GEREMIA
29:13) “ mi cercherete e mi
troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14 mi lascerò trovare da
voi - dice il Signore”
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