sabato 13 febbraio 2016

I CARRI DEL FARAONE (prima parte)



1 Poi l'Eterno parlò a Mosè, dicendo: 2 «Di' ai figli d'Israele che tornino indietro e si accampino di fronte a Pi-Hahiroth, fra Migdol e il mare, di fronte a Baal-Tsefon; accampatevi davanti a quel luogo presso il mare. 3 Il Faraone dirà allora dei figli d'Israele: "Essi stanno vagando smarriti nel paese; il deserto li tiene rinchiusi". 4 E io indurirò il cuore del Faraone, ed egli li inseguirà; ma io trarrò gloria dal Faraone e da tutto il suo esercito, e gli Egiziani sapranno che io sono l'Eterno». Ed essi fecero così. 5 Fu quindi riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito; e il cuore del Faraone e dei suoi servi mutò nei confronti del popolo, e dissero: «Che abbiamo fatto a lasciare andare Israele dal nostro servizio?». 6 Così il Faraone fece preparare il suo carro e prese con sé il suo popolo. 7 Prese anche seicento carri scelti e tutti i carri d'Egitto, con dei guerrieri su ognuno di essi. 8 E l'Eterno indurì il cuore del Faraone, re d'Egitto, ed egli inseguì i figli d'Israele, che uscivano pieni di baldanza. 9 Gli Egiziani li inseguirono; e tutti i cavalli, i carri del Faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero quando erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Hahiroth, di fronte a Baal-Tsefon. (Esodo:14:2,9.)


Quel giorno le armature dei soldati del faraone scintillavano al sole  sulle sabbie del deserto del Sinai,all’ombra delle grande piramidi dell’Egitto.
Il suo  esercito si era schierato ordinatamente vicino alle piramidi aspettando il comando del Faraone.

Migliaia di soldati attendevano l’ordine del re  per andare in battaglia e il Faraone  impavido e superbo sul  suo carro d’orgoglio ,era impaziente     a dare l’ordine al suo esercito.
Quel popolo Ebreo lo voleva distruggere a ogni costo.
 La strage di quel popolo, e la morte di Mosè, lo avrebbero redento agli occhi della sua gente!
Mosè lo aveva più volte umiliato,  nel nome di quel Dio degli Ebrei in cui credevano.
L’esercito aspettava l’ordine, mentre i loro cavalli scalpitavano impazienti sulle sabbie del deserto.
Ma di quale battaglia si sarebbe trattato?
Non c’era un  esercito uno di fronte  all’altro,con carri e armature e cavalieri,ma davanti all’esercito del faraone c’era solo un popolo inerme, fatto per lo più di gente che lavorava la terra,contadini e manovali di mattoni nelle costruzione delle piramidi,e i soldati del faraone erano bene armati, avrebbero fatto una strage   di quella povera gente!
 Ma il faraone voleva sfidare   Dio sulle sabbie del deserto!
Gli aveva lanciato una   sfida!
E sotto l’ombra delle grande  Piramidi lo aspettava!
 E Dio andò all’appuntamento!
Sarebbe stata una bella sfida tra due grandi Re!
Il re di tutto l’Egitto con il suo esercito invincibile,e dall’altra parte  il Signore degli eserciti celesti!
 Il Faraone con il suo esercito di carri e cavalieri che non temeva paura,reduce di mille battaglie combattute nel deserto,su un campo a
loro favorevole,e dall’altra parte Dio con il suo esercito celeste di carri di fuoco ,e  che si erano schierati un po’ più in alto sopra le dune del deserto!
Al faraone sarebbe bastato alzare un poco lo sguardo più in alto della sua arroganza, e avrebbe visto un esercito di angeli sui loro carri  di fuoco pronti alla grande battaglia del Signore.
Ma lui era abituato a guardare solo alla sua persona,al suo potere,e il suo orgoglio gli impediva di vedere altro.
Il  Dio” Tremendo in battaglia” era pronto alla sfida che gli aveva lanciato il Faraone!
Chi e questo re di gloria? e l’Eterno forte e potente,l’Eterno  potente  in battaglia.(Sl.24:8)



Ma  Dio non avrebbe avuto bisogno di scomodare il suo esercito di migliaia di angeli  sui loro carri di fuoco
L’esercito del Signore era pronto con i suoi migliaia e migliaia di angeli sui loro carri e con le spade fiammeggiante,aspettavano solo un cenno dell’Eterno e addio mio bel Faraone!
Mail Signore non avrebbe avuto bisogno di tutta quella potenza celeste che stava aspettando la Sua Parola per andare in battaglia,era uno spreco di forze,per il povero Faraone sarebbe bastato solo un soffio  della Sua bocca,e chi avrebbe potuto resistere davanti a tanta potenza di Dio?
Ma il  Faraone lo aveva sfidato, e Dio accettò la sfida, e poichè il Signore è sempre puntuale andò ad aspettare il Faraone sulle rive del Mar Rosso!



Anzi andò in anticipo,e nel frattempo che il Faraone arrivasse con il suo esercito,il Signore si faceva quattro chiacchiere con il Mare,e gli dava disposizione!

E Dio parlava con il Mare , l’esercito del baldanzoso Faraone si stava mettendo in marcia.
L’orgoglio del faraone   era stato umiliato dieci volte nella sua casa con le  piaghe che  si abbatterono sulla  sua casa reale,piaghe che piegarono  l’Egitto ma non il suo orgoglio!
E quello era il giorno che il Faraone aspettava per la grande battaglia finale!
Il giorno della grande sfida era giunto!

Il giorno della rivincita per il Faraone e la sua potenza!
Il Faraone d’Egitto contro il Re del cielo e della terra!
Un faraone pieno di baldanza voleva prendersi una bella rivincita su Mosè ,sul suo popolo e su quel Dio che adoravano!
Lo avrebbe sfidato su un   campo dove aveva vinto molte battaglie, il deserto.
Il Faraone  sfidava la mano potente di Dio in quel giorno che sarebbe stata la sua ultima battaglia della storia !
I soldati del faraone erano  migliaia ,tutti schierati  in ordine di battaglia pronti al suo ordine!
Davanti  lui c’erano i carri da battaglia,  a  disposizione del grande faraone, che aveva un esercito ben organizzato, composto da circa 20mila uomini distribuiti in quattro divisioni; queste riportavano tutte il nome di una divinità egiziana “Horo Dio dalla testa di falco simbolo della

potenza vincitrice , e ai due lati dello schieramento la cavalleria con i carri scelti ,dietro di loro la fanteria e poi ancora il corpo scelto delle guardie del faraone pronti a proteggere la vita del loro Re!
I cavalli scalpitavano impaziente di andare in battaglia

sulla sabbie del deserto ,
Puoi tu dare la forza al cavallo
e vestire di fremiti il suo collo?
Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo?
Il suo alto nitrito incute spavento
Scalpita nella valle giulivo
e con impeto va incontro alle armi.
Sprezza la paura, non teme,
né retrocede davanti alla spada.
Su di lui risuona la faretra,
il luccicar della lancia e del dardo.
Strepitando, fremendo, divora lo spazio
e al suono della tromba più non si tiene.
Al primo squillo grida: «Aah!...»
e da lontano fiuta la battaglia!(Giobbe:39)

E anche per Mosè sarebbe stata una bella prova di fede!
Un potente esercito mai schierato a quei tempi: ben 20mila uomini e 2.500 carri da battaglia, una forza potente che Ramses II, il Faraone dell’Egitto, aveva radunato per sterminare un popolo inerme in fuga nel deserte del Sinai!
Ramses II aveva  adunato una grande forza  per quella operazione militare che non ammetteva sconfitte!
Questa volta non voleva sorprese! 

Voleva avere la certezza assoluta della  vittoria, da portare in trionfo alla sua casa reale,al suo popolo, che aveva perso la fiducia in lui .
E una grande  vittoria su Mosè e la sua gente lo avrebbero di nuovo elevato al suo rango di re, molte volte messo in discussione dopo gli ultimi tragici avvenimenti che avevano toccato l’Egitto!
Avrebbe fatto prigioniero Mosè, lo avrebbe  umiliato e portato legato prigioniero dietro al suo carro!
Per questo aveva dato disposizione al suo esercito di non uccidere Mosè,ma di catturarlo vivo!
 Era stato travagliata quella decisione per il faraone , di lasciare andare libero il popolo d’Israele davanti a tutta la sua corte, e  nelle sue orecchie gli suonavano sempre del continuo  le parole della moglie che lo accusava della sua debolezza! “Un vero Re non si sarebbe mai piegato alle richieste di quello straccione di Mosè”
“ti sei lasciato ingannare dai suoi giochetti di prestigio!”
“Il tuo popolo ha perso la fiducia verso di te!”
C’era bisogno di una bella rivincita!
Una forte rivincita!
Riportare indietro quella gente che si era preso gioco di lui ,e catturare Mosè,era diventata per il Faraone la sua priorità,la sua ossessione!
La corte del Faraone rideva alle sue spalle,e anche il suo popolo non era da meno!
Mosè si era preso gioco del faraone dell’Egitto, e togliersi per sempre davanti quel giocoliere di Mosè che molte volte lo aveva umiliato nella sua Reggia davanti a tutti,era una decisione irreversibile!
 La sua casa era diventata lo scherno della corte,e nelle  sue stanze risuonavano le risate di scherno della sua corte che lo vedevano


incapace di contrastare uno straccione che si prendeva gioco di lui e della sua autorità!
E  quel Dio in cui che credevano gli Ebrei ,che aveva fatto cose mai viste prima, segni prodigi e miracoli, e le dieci   piaghe, avevano piegato il suo orgoglio.
 Ma la morte del suo primogenito ,insieme a tutti i primogeniti delle famiglie Egiziane, era stato per lui un duro colpo che lo aveva fatto vacillare,come un boxer vacilla sotto i tremendi colpi che prende sul ring uno dietro l’altro  mandandolo al tappeto!
E il Faraone di colpi ne aveva ricevuto parecchi,e gli ultimi dieci lo avevano lasciato stordito e confuso,fino al K.O finale,la morte del suo primogenito,che lo mandò definitivamente al tappeto!
Ma questa volta il faraone voleva mettere fine una volta per tutti a questa storia,avrebbe sterminata quella gentaglia degli Ebrei e avrebbe chiuso il capitolo dell’Esodo !
Chiudere per sempre con quelli visionari  adoratori di un Dio che non si vedeva e che lui non riconosceva!
La  sabbia del deserto si sarebbero bagnata del sangue degli Ebrei!
E nel silenzio delle immense dune del deserto si udiva solo il nitrire nervoso dei cavalli dell’esercito del faraone ,mentre il vento faceva ondeggiare le loro criniere abbordate per la guerra.
Ma c’era nell’aria qualcosa  che incuteva paura e timore allo stesso tempo,un odore di morte che si faceva sentire tra le file dei guerrieri del suo esercito!
Altre volte avevano affrontato altre battaglie state nel deserto,un campo a loro favorevole ,l’esercito del Faraone sulle sabbie del deserto era imbattibile,ne sapevano qualcosa  gli Assiri,i Babilonesi,le  le tribù



degli  Ittiti, che ne erano usciti sempre sconfitti e i loro re umiliati davanti alla forza del Faraone dell’Egitto!
Sempre vittoriosi e senza paura!
Ma questa volta era diverso!
Sapevano che il loro combattimento non sarebbe stato come le altre volte!
Questa era una battaglia che i soldati sentivano che non potevano mai vincere,una battaglia combattuta contro Dio,ma dovevano combattere
E ubbidire,non potevano rifiutarsi all’ordine del Faraone!
Combattere contro un popolo che Dio difendeva,e avevano già visto la sua mano tremenda di Dio quando piegò l’arroganza del Faraone con le dieci piaghe.

“ Io so che il re d'Egitto non vi permetterà di partire se non con l'intervento di una mano forte .Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo egli vi lascerà andare.(Esodo)


Dio mostrò la Sua potenza all’ Egitto.
Ma tutti quei pensieri dei soldati furono interrotti dal grido di comando del faraone che diede l’ordine!
  E sulle sabbie  del deserto si ode la sfida che il  Faraone lanciò a Dio !
“Inseguiamoli,Sterminiamoli tutti,non ci sarà nessun Dio che li salverà!!”
E  tutto l’esercito parti al gran  galoppo con i loro carri e cavalieri che alzavano nuvole di sabbia che arrivavano fino al cielo, tanto erano numerosi i loro cavalli,e le loro spade scintillavano al sole ed erano pronte a versare il sangue innocente per  appagare la sete di potere del Faraone e del suo orgoglio!



Un solo pensiero passava per la mente del Faraone,”fermare il popolo di Dio”,in quel giorno storico ,che  il Faraone sfidò la potenza di Dio nel  deserto del Sinai!
Il suo nome Ramses voleva dire"Il vittorioso su molte battaglie"

Povero Faraone!
 Lui vedeva solo i suoi carri,i suoi migliaia di cavalieri,intrepidi e vittoriosi di tante battaglie, ma se alzava un poco la testa, poteva vedere  migliaia e migliaia di carri infuocati del Signore pronti a  annientare il suo esercito di baldanzosi!
I  carri del Signore  erano  pronti alla grande battaglia,ma il Signore non li avrebbe usati!
Non era necessario  usare tutta quella forza celeste per il Faraone!
Tutto quello schieramento celeste ,per il povero faraone è sprecato pensò il Signore!
A Dio sarebbe bastato solo il soffio della sua bocca, giusto quel poco che serviva per aprire il Mar Rosso,e annientare tutto  l’esercito del Faraone!
E cosi Ramses  II il cui nome significa “ Grande di vittorie”. diede l’ordine della battaglia e i suoi carri con la fanteria, gli arcieri scelti e  la sua   guardia personale   si mise all’inseguimento del popolo Ebreo,
che nel frattempo stava per approdare sulle rive del Mar Rosso .
Un popolo stanco e provato da svariate sofferenze,e che    avevano provato duramente la loro fede, durante la loro schiavitù nell’Egitto durata quarant’anni!
Anni di prove,fatti di dolori e sofferenze,di frustate sulle schiena,di scherno  e risate offensive ,ma nonostante tutto questo erano sempre sorretti dalla loro fede in Dio e della  speranza di un liberatore!

Dio li avrebbero portati via dalla schiavitù,verso  la terra promessa.

Anni di prove ,ma anche di grande fermezza e coraggio di un popolo forte della sua fede nel Signore!
Avevano visto i prodigi dell’Eterno che aveva fatto in Egitto.
Dio amava il suo popolo  e si era scelto un condottiero , Mosè , per portarli verso la terra promessa!
Ma adesso la situazione si presentava alquanto difficile.
L’esercito del faraone era alla loro spalle,  e davanti a loro c’era il Mar Rosso!
Non c’era nessuna via di scampo.
"Quando il faraone si avvicinò,i figli d'Esraele alzarono gli occhi:ed ecco gli Egiziani marciavano alle loro spalle.Allora i figli d'Israele ebbero una gran paura,gridarono al Signore e dissero a Mosè:<<Mancavano forse tombe in Egitto,per portarci a morire nel deserto?Che cosa hai fatto,facendoci uscire dall'Egitto?Era appunto questo che ti dicevamo in Egitto:"Lasciaci stare, chè serviamo gli Egiziani! "Poichè era meglio per noi servire gli Egiziani che morire nel deserto>>.( Es.14:10,12)

“Mosè,  ci hai tratto fuori dall’Egitto per farci morire nel deserto?”

E il popolo incominciò veramente a avere paura
E incominciò a prendersela di nuovo con il povero Mosè:
“Ma che progetti hai per noi?”
“Non era forse meglio che morivamo nelle nostre case in Egitto,anziché nelle sabbie del deserto?”
“Ci uccideranno tutti !”

Fine prima parte

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